4.45. Anzi no, 4.40, meglio risparmiare quei 5 minuti in più, meglio calcolarli.
Calcoli dalla mattina alla sera, già che ci sei calcola anche la giusta sveglia.
Cosa calcoli dalla mattina alla sera, tu che stai seduto con le chiappe sui binari per 8 ore al giorno con un manovratore che ti dice cosa fare, quanti carri mancano, al di là della ricetrasmittente?
Calcolo la nebbia. Calcolo quante possibilità ho di uscire vivo da una curva stretta lungo la Padana Inferiore, prima di Stradella, a Cardazzo. Che sembra tanto un paese dalle parti, che so, di Ferruzzano, di Casignana, di Rosarno, e invece è qui, nell'Oltrepò Pavese, dove tutto sembra appoggiato su un pony rosa che cavalca in un prato di fiorellini.
Ricchiùni, con rispetto parlando.
Però non è male girovagare nella nebbia tra i binari di Piacenza, con le lepri che sbucano fuori dai carri e le luci delle torri faro che tagliano la nebbia in due, come fossero affilati fendenti.
Ci manca solo Fischia il Vento nelle orecchie et voilà, quadretto perfetto.
Qualcuno diceva "Fà della tua passione il tuo lavoro, e non lavorerai un solo giorno nella tua vita."