sabato 22 settembre 2012

Und die kleine, und die spiele, und die arbeit.

"E finalmente una sera, dopo il solito sguardo senza parole, ebbi il coraggio di rivolgergli la domanda che avevo sulla punta della lingua da molto tempo:
<>
Mio padre non rispose subito. Allora io aggiunsi: <>
Lui mi prese la faccia tra le mani e mi guardò dritto negli occhi. Disse con una voce profonda, quasi commossa: <>



Tu che fai? Binario 2 o Binario 3? Forse quei tabelloni della stazione di Paola sono, in un certo senso, l'immagine della mia pistola alla tempia del bagasciàro nato. La mia storia, la stessa storia di tanti miei conterranei, gli uomini dalle valigie di cartone, la storia del vecchietto incontrato oggi sul regionale per Catanzaro Lido che tornava a Crotone dopo 26 anni a Valenciennes, in Francia, e si stupiva di come i vigneti di Cirò fossero ancora lì, immobili, come se quei 26 anni fossero solo carta straccia. La storia della mia terra, le sue partenze e i suoi arrivi, i suoi boschi e le sue spiagge, i tramonti accecanti sulla Statale 106.


"Vino, bancarelle, terra di sud, terra di sud, terra di confine, terra di dove finisce la terra."

Ogni volta che ci si torna lo si assapora quel vino, quel vino che trasuda da questa terra infiammata, quel gusto aspro e piacevolissimo fatto di consapevolezze e consonanti raddoppiate. Ogni volta è strano andarsene lì al Nord, specie quando non ci vai propriamente in vacanza, specie quando i chilometri cominci a macinarli come niente, a non contarli proprio più. Voglia di assaporare quel vino, voglia di sud, voglia di casa.

2 commenti:

  1. Pino.. quando mi parli di queste cose.. mi fai piangere :'(
    Ma meglio così. Che gusto c'è ad avere tutto sotto al naso?
    E poi, così, abbiamo la scusa per 'prendere il treno' ;)

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  2. Ciccio ... però puoi sempre fermarti a metà strada, nel centro italia .... che tutto sommato non è sud ma un poco di più gli si avvicina ... ;)

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