you fritter and waste the hours in an off hand way.
Kicking around on a piece of ground in your home town,
waiting for someone or something to show you the way.
Tired of lying in the sunshine, staying home to watch the rain,
you are young and life is long and there is time to kill today.
And then one day you find ten years have got behind you,
no one told you when to run,
you missed the starting gun.
And you run and you run to catch up with the sun, but it's sinking,
and racing around to come up behind you again.
The sun is the same in the relative way,
but you're older, shorter of breath and one day closer to death.
Every year is getting shorter, never seem to find the time,
plans that either come to naught or half a page of scribbled lines.
Hanging on in quiet desperation as the english way,
the time is gone,
the song is over
thought I'd something more to say.
Home, home again,
I like to be here when I can.
When I come home cold and tired,
it's good to warm my bones beside the fire.
Far away, across the fields, the tolling of the iron bell,
calls the faithfuls to their knees,
to hear the softly spoken magic spells..
Ci sono casi in cui certe canzoni restano lì, non si sa se per tua ignoranza o perchè a loro frega poco di venire a contatto con te e parlarti, dirti qualcosa. Magari poi timidamente, da un Media Player impostato con la riproduzione casuale, sbucano fuori nonostante le casse del pc di casa che funzionano a metà.
"Ma 'on mi para novu su pezzu" ti viene da pensare. Da qualche parte sicuramente l'avrai sentito, dato che comunque sia per gruppi come i Pink Floyd roba del genere, anzi, pazzia del genere è pane quotidiano.
Però pian piano ti prende, un pò timida e un pò prorompente. Poi la ascolti per bene, ti leggi il testo, e capisci come sia davvero una pazzia. L'ennesima pazzia di Waters e soci.
"Ma 'on mi para novu su pezzu" ti viene da pensare. Da qualche parte sicuramente l'avrai sentito, dato che comunque sia per gruppi come i Pink Floyd roba del genere, anzi, pazzia del genere è pane quotidiano.
Però pian piano ti prende, un pò timida e un pò prorompente. Poi la ascolti per bene, ti leggi il testo, e capisci come sia davvero una pazzia. L'ennesima pazzia di Waters e soci.
Ogni pazzia ha qualcosa che non possiede un senso logico. E non ha logica il fatto che quel mucchio di parole sono praticamente la sintesi di quei settantordicimila pensieri che ti invadono la testa senza la minima intenzione di andarsene via.
Certo è che comunque è difficile capire se sei tu a rincorrere il tempo o è lui a rincorrere te. Non che cambi molto, tanto alla fine che il pugno ti arrivi sul naso o sui coglioni poco ti cambia, magari il dolore è diverso ma di certo indifferente non ci resti. In qualche modo a un certo punto sei costretto a lasciarlo andare, ma sempre con la promessa di riacciuffarlo in corsa un giorno, più o meno lontano. Effetto fisarmonica, qualche macchinista della Cargo capirà.
Certo è che comunque è difficile capire se sei tu a rincorrere il tempo o è lui a rincorrere te. Non che cambi molto, tanto alla fine che il pugno ti arrivi sul naso o sui coglioni poco ti cambia, magari il dolore è diverso ma di certo indifferente non ci resti. In qualche modo a un certo punto sei costretto a lasciarlo andare, ma sempre con la promessa di riacciuffarlo in corsa un giorno, più o meno lontano. Effetto fisarmonica, qualche macchinista della Cargo capirà.
Ma in fondo questa canzone è come un grande Swiffer, ti mette tutto in ordine nel giro di 7 minuti. E in mezzo a quella pulizia, in mezzo a quello strano ordine, cominci a non orientarti più, a non sapere più cosa dire, a non sapere più cosa scrivere.
"Thought I'd something more to say"..
Poi ci si lamenta che la gente impazzisce..
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