venerdì 29 gennaio 2010

29/01/2010 13.46

"Viaggiare è indispensabile per vivere"

Queste 5 parole ha raccolto la mia Moleskine, poco prima di ripartire l'ennesima volta da Crotone (a pochi metri dalla ex stazione di Città. Che tristezza..)
Nell'mp3 Riders on the Storm, di nuovo, a farla da padrona. Fuori un tempo un pò brullo, qualche gocciolina di pioggia ma nulla di più.
Il Neto intanto continua ad essere grosso, e si continua a non capire cosa caspita fare per il ponte di San Pietro Apostolo..
Almeno ho chiuso il primo trimestre con elettrotecnica (5-6, spero), da domani si allenta un pò la tensione...
Per il resto, howay the lads!

martedì 26 gennaio 2010

Lampi

Da come tagliano la notte, in maniera immediata e col trambusto del tuono che viene subito dopo, sembrano dimostrare il fatto che la potenza è dovunque.
Io ho appena finito di studiare Vittorio Alfieri e il Purgatorio di Dante. Non fa per me, è inutile starci addosso...la vita di Alfieri è un vai e vieni, non si capisce niente (sembra quasi la Silana tra Spezzano della Sila e Redipiano), già il Purgatorio sembra più semplice.
Per non parlare dell'alternatore...è un mese che provo a studiarlo ma senza risultati. E mi serve saperlo, mi serve eccome, sennò come lo faccio partire il 656?
Stasera i Modena sembrano avermi catturato. Il combat folk delle volte è capace di farti partire la testa come poche altre cose. Vedi Fischia il Vento, Bella Ciao, Quarant'Anni... Ora la favola, la triste e lancinante favola di Auschwitz.
Domani sarà il giorno della memoria, in un mondo che di certe cose sembra essersi dimenticato quando non ci sono celebrazioni ufficiali. La Clinton si sente ferita nell'animo dalle parole del nostro Bertolaso, forse l'unico che è stato capace di uscire con la voce fuori dal coro. Già solo il "coraggio" di averlo fatto è ammirevole, che abbia ragione o meno.
Intanto il governo si manda le buste coi proiettili da solo, in modo da imbacuccare per l'ennesima volta quella massa di pecoroni che noi calabresi siamo sempre stati. Col solito leccaggio di culo al fratello del cugino del nipote dello zio del padre del cugino.
Il Ponte sullo Stretto non si farà, ve lo dico io. Neanche l'AV Palermo - Catania, si faranno solo magagne.
E sono felice che Vendola abbia vinto in Puglia, dimostrando che siamo ancora noi a decidere. Perchè inserire Boccia quando Nichi ha operato più che bene a favore della sua regione? La casta si crede ancora al potere totale e supremo...
Ma fa ridere pensare che anche la Chiesa la pensa così, con le affermazioni schifose, ripudianti, del vescovo di Grosseto, tale Babini. L'Islam è una cattiva religione, estraniamola. Gli omosessuali non hanno diritto alla fede cattolica.
Cazzarola, menomale che siete per la tolleranza e l'amore verso il prossimo.
Ipocriti. Ipocriti che non siete altro.
E poi, scomunica per chi si sposa civilmente...e allora lo dico pubblicamente, SCOMUNICAMI!
E che voglia di far sentire Fischia il Vento a quelle 17 persone che ho scritte qua davanti. Che voglia...

Io non volevo vivere in questo mondo...

Se ci coglie la crudele morte, dura vendetta sarà del partigian...ormai sicura è la dura sorte del fascista vile traditor...

giovedì 21 gennaio 2010

Quarant'anni (e qualche riflessione)

Ho quarant'anni, qualche acciacco, troppe guerre sulle spalle,
troppo schifo per poter dimenticare...
Ho vissuto il terrorismo, stragi rosse, stragi nere,
aereoplani esplosi in volo e le bombe sopra i treni...

Non c'era bisogno neanche di ricordarcelo, tutto quello schifo per poter dimenticare. Non fu fatta mai chiarezza su certi episodi, tutti nascosta dietro la colonna portante di uno stato.

Ho visto gladiatori sorridere in diretta,
i pestaggi dei nazisti e della nuova destra...
Ho visto bombe di stato scoppiare nelle piazze,
e anarchici distratti cadere giù dalle finestre...

Anche loro, nascosti. Perchè è la gente scomoda, è il contadino che sa leggere che fa davvero paura allo stato. Ammesso che così lo si possa chiamare, ammesso che in tale stato si possa credere, a giorno d'oggi.
Io di quei pestaggi ne ho sentito parlare ben poco, ho sentito parlare di quelle bombe come atti di follia dell'omino di turno, ho sentito parlare di Pinelli come di un cretino, uno che non sapeva fare 2+2. Ma Berlusconi va santificato. Parola di Minzolini.

Ma ho un armadio pieno d'oro, di tangenti e di mazzette,
di armi e munizioni, di scheletri e di schifezze!
Ho una casa piena d'odio, di correnti e di fazioni,
di politici corrotti, i miei amici son pancioni,
puttanieri, faccendieri e tragattini.

Sono gobbi e son mafiosi, massoni, piduisti e celerini.

In quarant'anni c'è voluto un armadio bello grande, allora. Le tangenti e le mazzette ormai profumano, sono quasi nei basamenti di casa nostra, basti vedere quelle facce che si sono viste alla commemorazione di Craxi. Facce che è tutto un programma, facce da correnti e fazioni su stile imperialista, politici corrotti, grandi mangiatori. Noemi ne sa qualcosa, dei loro comportamenti fuori da quelle aule di falsa misericordia istituzionale come Camera e Senato. La 'ndrangheta, la camorra, cosa nostra sono lì dentro, non venite a cercare a Crotone, non andate a Napoli, non a Palermo, non ad Africo! Scemi...

Ho quarant'anni spesi male fra tangenti e corruzioni,
ho comprato ministri faccendieri e giornalisti.
Ho venduto il mio di dietro ad un amico americano,
e adesso cerco un'anima anche di seconda mano...

Quei giornalisti che oggi, in Italia, non esistono più. Ma chi mi rende credibile una che si presenta con giubbotto Moncler da 300 euro, fondotinta a tonnellate, scollatura buttata lì al vento, italiano correggiuto 100%, a intervistare (con finta faccia compassionevole) i superstiti italiani di Haiti? Non a caso, era Canale 5... E soprattutto ricordiamo che Travaglio è comunista, anche Santoro e tutti gli altri. Anche il mio gatto lo è. Ma io vorrei chiedere a Berlusconi, che ce l'ha così tanto con la sinistra...Silvio, ma sei sicuro che esista una sinistra? Cioè...quella che oggi si spaccia per sinistra mi sembra più una cosa tutta di sbiego!

Ho quarant'anni ed un passato non proprio edificante,
ho massacrato Borsellino e tutti gli altri...
Ho protetto trafficanti e figli di puttana,
e ho comprato voti a colpi di lupara..

[...]

Ma ho scoperto l'altro giorno, guardandomi allo specchio,
di essere ridotta ad uno straccio...
Questo male irreversibile mi ha tutta divorata,
è un male da garofano e da scudo crociato...


Per nulla edificante, edit. Io continuo a non credere che fu solo la mafia ad uccidere Falcone e Borsellino, continuo a pensare che non è tutto qui, ancora. Chi vive dove vivo io, e sottolineo vive, capisce perchè non mi viene affatto facile credere a certe storielle. Quelle auto blu sono poco credibili, il nostro è uno stato divorato alla base, e non capirò mai chi ancora si pensa di poter sostenere questo governo, questa politica, questo modo di governare un paese che era bello. Oggi fa schifo, solamente schifo.
E nessuno vuole ribellarsi, nessuno ha più voglia di battere i pugni sul muro. Io per ora mi limito a scrivere (anche se limitarsi mi sembra un pò riduttivo), chissà che non riesca a far capire qualcosa a qualcuno.
E dato che qui, nel paesino, ho contato 6 persone in grado di comprendere...prèk!


mercoledì 13 gennaio 2010

A proposito di Rosarno...

...vorrei dire che questo non è che l'ennesimo evento preso, impastato e ingigantito dai media.
Guardando un pò indietro nel tempo, cose così ne sono successe. Non qui, da altre parti, ma sono successe.
Vorrei chiedere a quel deputato leghista che ha affermato "In Calabria sono tutti razzisti, noi della lega non lo siamo" (ahahah! Forte lo zio!), chi è che quotidianamente dice che gli immigrati andrebbero cacciati senza se e senza ma, senza controllare permessi di soggiorno e robe varie. Quello è preoccuparsi per loro, avranno nostalgia di casa e delle pallottole conficcate nei muri delle loro case infondo...e non parliamo di Maroni. Un cognome che è tutto un programma.
Che poi tutti i calabresi possiedono un kalashnikov? Cioè, ho assistito a scene davvero da accapponare la pelle a Milano Centrale e Como, e ora che il mafiosetto di turno spara a quei poveretti col kalashnikov date a TUTTI i calabresi dei razzisti? Si vede che della 'ndrangheta conoscono solo il nome...italiani pecoroni.
Ma poi, non sembra leggermente ambiguo (non strano, ambiguo proprio) che finora di tutte le operazioni antimafia non se n'è manco parlato, e mo in due giorni sono saltati fuori due blitz contro le 'ndrine del reggino? Prima a Rosarno, oggi a Reggio. Coincidenza?
E tra l'altro sempre Cugghiuni (Maroni fa troppo nordico) continua a vantarsi del fatto che è lo Stato ad arrestare gli 'ndranghetisti, è lo Stato ad esserci, in Calabria.
No, figlio, non è proprio così.
Non ho visto mica Berlusconi, Cota, Franceschini, Bonino, Bocchino (O.O), Lupi o Di Pietro vari prendere e ammanettare Bellocco & friends. Io a fare ciò ho visto dei normali poliziotti, spesso bistrattati e considerati solo "stupidi rappresentanti di uno stato" (detto da dei crotonesi che poi dicono che lo stato qui manco c'è...beata coerenza!), poliziotti che non vedranno neanche riconosciuti i loro sforzi. Perchè se lo Stato arresta Bellocco, Parkman guida la Frecciarossa.
Stesso discorso accaduto per L'Aquila, con le case costruite dalla Croce Rossa Italiana e dalla Provincia di Trento, poi vantate da signori in giacca e cravatta scesi dall'auto blu. Con 2 autisti, 98 portaborse, 4 gommisti prontialluso, e qualcosa qua e la.
Ora tra l'altro arriva l'annuncio lampante dell'impossibilità di abbassare le tasse nel 2010, causa crisi.
E lo sapevamo, ma Mr.B non lo sapeva a dicembre, quando disse:
1) La crisi è superata, che il Signore sia con voi! (Bonaiuti risponde "E con il tuo spirito", in atteggiamento simile a Smithers col Signor Burns)
2) Nel 2010 abbasseremo le tasse.
Fortuna che non ci ho creduto fin dall'inizio, anche perchè a furia di vedere cosa si combina nell'unico, e dico unico, stato in Europa dove in tempi di crisi anzichè investire sulle proprie risorse, umane innanzitutto, si pensa a tagliare fondi su fondi, ormai posso dire di averci fatto un bel muretto sullo stomaco.

Boh, io continuo a ripetere che questo stato (che voi rappresentate) mi sembra un pò sfasciato..
Howay the Lads!

P.S. Maroni, ti sono arrivati i diritti di Ugly Betty?

mercoledì 6 gennaio 2010

Il silenzio e la potenza

Ci sono certi luoghi che, se visti in un certo contesto, diventano inconsapevolmente luoghi unici, quasi in totale contrasto con ciò che ti circonda.
Come può divenire un capannone, in cemento armato precompresso, pavimento con chiazze di grasso qua e là, un apparente disordine di viti e bulloni, un luogo in cui sembra inevitabile entrare con un comportamento di soggezione?
E' la sensazione che sto provando nell'entrare nel padiglione, alle officine FC di Cosenza, dove sono conservate le due vaporiere FCL.504 e FCL.353.
Si vabbè, mo penserete "e torna cu sti treni". Lo so, avete ragione e sarebbe da ipocriti darvene torto. In fondo ho parlato quasi sempre di treni da quando ho aperto questo blog, perciò se volete leggete, altrimenti Disney Channel sta dando le nuove puntate del Mondo di Patty.
Torniamo alle officine cosentine, oggetto della terza visita in tre settimane ieri, questa volta insieme a Marcello. Il tutto preceduto da un bel giro per la Sila, dove ad ogni lato sbucava il binarietto a 950mm...una piccola favola.
Alle officine di Cosenza siamo stati come sempre ben accolti, grazie soprattutto al capodeposito Massarini, che poi ci ha lasciato cianfrugliare tra i disegni delle 200 e delle 350, oltre che dell'LM4.600.
Ma ripeto, la sensazione più forte l'ho provata al momento in cui ho varcato la soglia che divide l'ala dove risiedono i mezzi in servizio, Stadler compreso, e quella in cui sono conservate le due vaporiere.
Dal rumore delle accellerate della 353c, che si sentiva anche abbastanza forte all'interno del padiglione grande, si passa a un silenzio in cui quel rumore sembra essere solo un ronzio di sottofondo. I portelloni chiusi, luce che entra solo dalle finestre, a illuminare le tubazioni, le maniglie e ogni sporgenza di quei due monumenti viventi all'ingegno umano. Mi viene istintivo parlare a bassa voce, lo faccio senza rendermene neanche conto, oltre a camminare cercando di fare il maggior silenzio possibile, come per non disturbarle nella loro attesa di tornare a sputare vapore dalla ciminiera.
Sono aperte, con i tubi della caldaia smontati, ma quando ci si avvicina mostrano tutta la loro imponenza. La storia delle Ferrovie Calabro Lucane e, se vogliamo, anche un pezzo di storia del novecento del meridione. E il contrasto tra quel silenzio, quasi spettrale, e la potenza che sprigionano già solo a guardarle è un qualcosa di strano, di unico, di cui è difficile far paragoni.
Roba da restare ad ammirarle per il resto della propria vita...