L'autunno è arrivato di fretta. Evidentemente laddove stava prima aveva un pò troppo rotto i coglioni e l'hanno cacciato via a calci.
Aria fredda, tutti mezzi alluvionati (e la cremagliera chiusa, che nervi), Benagol a palla quando serve.
Guardandosi intorno, cosa succede? Siamo alluvionati, si, ed allo stesso tempo ci ritroviamo uno Stato che sta franando su se stesso. Politicamente e, soprattutto, culturalmente.
Siamo arrivati praticamente all'apologia dell'egoismo, della fervida voglia di apparire in vetta ad una sorta di catena alimentare. Una catena alimentare che, fondamentalmente, manco esiste più. Creata dalla noia, dalla monotonia, da una consapevolezza del proprio futuro ormai più che latitante.
In quei piani alti continuate a pensare alle intercettazioni, a pararvi il culo dalla giustizia che costantemente usate per pulirvi la bocca delle vostre parole gettate a ridicolizzare un'intera nazione. Creare futuro? Manco per idea. Basta trovarsi le tasche piene..
Non lamentatevi poi del prosperare della malavita e della bassezza culturale di tanti (fortuna divina, non tutti) giovani.
"Sullen and bored the kids stay, and I wish they rush away, each day..
Sullen and bored the kids play, and I wish they rush away, each day.."
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